Il Port è un dispositivo per l’accesso venoso centrale, totalmente impiantabile, che può rimanere in sede anche per lungo tempo, ovvero per mesi o anni.
Utilizzato soprattutto in pazienti oncologici, che necessitano di un accesso venoso stabile e duraturo per l'infusione di sostanze che possono irritare o danneggiare le vene (come ad esempio i chemioterapici), permette di avere un accesso diretto senza cercare la vena, proteggendo quindi il patrimonio venoso del paziente stesso.
Il port-a-cath si compone di un catetere e di un reservoir (serbatoio) in silicone o in titanio. Vediamo, di seguito, alcuni dettagli sul posizionamento e la gestione di questo dispositivo.
Posizionamento del port-a-cath
Il posizionamento di un Port viene effettuato con un piccolo intervento chirurgico in anestesia locale, che di solito richiede circa 30 minuti.
Con l'ecografo viene reperita una vena centrale di grosso calibro, all'interno della quale viene inserito il catetere. Viene quindi effettuata una piccola incisione di circa 3 cm in regione pettorale, di solito sotto la clavicola destra, per ricavarne la tasca sottocute all'interno della quale andrà posizionato il reservoir.
A quel punto il catetere viene collegato al serbatoio, quindi viene chiusa la ferita con qualche punto di sutura.
Dalla parte superiore del reservoir, costituita da una membrana, sarà possibile accedere al dispositivo con uno speciale ago non carotante (ago di Huber), per evitare lacerazioni alla membrana stessa.
Quest'ultima può essere perforata anche fino a 3000 volte, garantendo un accesso immediato e sicuro.
Gestione del port-a-cath e dispositivi Delta Med
Il Port può essere utilizzato già subito dopo l'impianto, e in generale non altera la qualità di vita del paziente, sebbene vadano tenute in considerazione alcune accortezze.
Ad esempio, andranno evitati zaini e borse a tracolla proprio in corrispondenza del dispositivo; è possibile fare attività fisica moderata, compreso nuoto e immersioni, mentre andranno evitati sport che possono interferire con la zona del serbatoio (come tennis, tiro con l'arco, ecc).
Le complicanze immediate e tardive, dovute all'impianto del Port, sono ormai rare. Il dispositivo può essere rimosso nei casi di:
- infezione correlata al catetere;
- trombosi con malfunzionamento;
- malposizionamento del catetere;
- rottura.
I Port Delta Med sono progettati per soddisfare i più alti standard di qualità e somministrare farmaci a lungo termine in modo sicuro.
Realizzati con catetere in silicone e reservoir in titanio e polisulfone, sono compatibili con tutte le famiglie di Chemioterapici Taxoteri e Taxani. Sono disponibili anche i set per introduzione con tunnellizzazione o tecnica di Seldinger e i kit di microintroduzione con peel-away da 14 cm e ago da 21G.
Questi dispositivi non sono acquistabili a listino, ma solo tramite offerte dedicate, previo contatto commerciale. Per avere maggiori dettagli, contattaci qui.
Fonti:
Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
Nursetimes.org
Nurse24.it