Il catetere centrale inserito perifericamente (PICC) è un metodo comune di accesso intravenoso, e le indicazioni per l'uso di tali dispositivi includono la somministrazione di farmaci parenterali come la chemioterapia, la nutrizione parenterale e la terapia antimicrobica endovenosa a lungo termine.
I PICC sono ampiamente utilizzati in quanto il rischio di complicanze critiche associate ad essi sembra essere inferiore rispetto al posizionamento di un CVC.
In Giappone, dopo la revisione di una legge relativa all'assistenza infermieristica nel giugno 2014, solo un infermiere che ha completato la formazione richiesta (noto come "infermiere attinente ad atti medici specifici" o NPSMA) è qualificato per inserire un PICC. Un cambiamento finalizzato ad aumentare l'autonomia degli infermieri e il trasferimento dei compiti dai medici agli infermieri stessi.
Vediamo, di seguito, i risultati di uno studio condotto in Giappone1, proprio su questo argomento.
Inserimento PICC dai NPSMA: i risultati dello studio
Lo studio retrospettivo è stato condotto presso il Tokyo Metropolitan Tama Medical Center, e ha preso in esame i pazienti che hanno ricevuto il posizionamento di un PICC da un NPSMA, nel periodo tra aprile 2020 e marzo 2022.
Sono stati presi in considerazione, nello specifico:
- dati demografici dei pazienti;
- dettagli del posizionamento del PICC (ad esempio, le indicazioni, la posizione di inserimento e il numero di venipunture);
- incidenza delle complicanze associate all'inserimento e all'uso del PICC (ad esempio, puntura arteriosa, emorragia significativa, danno ai nervi dopo l'inserimento, CLABSI, trombosi venosa, disfunzione del catetere, flebite e dislocazione del catetere);
- altre informazioni sull'uso dei PICC (ad esempio, giorni-catetere PICC, microrganismi causali nelle CLABSI e giorni-paziente).
In totale, 166 pazienti hanno ricevuto il posizionamento di PICC, e l'inserimento è stato eseguito con successo in 164 di essi (98%).
Inoltre, l'incidenza di complicanze legate all'uso di PICC è stata inferiore a quella di una precedente revisione sistematica. La densità di incidenza di CLABSI, ad esempio, è stata di 0,67 per 1000 giorni-catetere PICC (studi precedenti avevano dimostrato un'incidenza da 0,57 a 2,00 per 1000 PICC giorni-catetere). Altro dato da evidenziare riguarda il fatto che l'87% dei posizionamenti di PICC ha richiesto non più di 2 venipunture.
I risultati dello studio hanno quindi fornito prove adeguate sulla sicurezza del posizionamento di PICC da parte di infermieri addetti (NPSMA).
Per approfondire nel dettaglio, a questo link è possibile consultare lo studio completo.
Sicurezza ed efficacia: la gamma PICC Delta Med
Per garantire un impianto dei PICC sicuro, sia per il paziente che per gli operatori sanitari, è fondamentale avere a disposizione strumenti efficaci e di qualità.
Tutti i dispositivi della gamma PICC Delta Med sono realizzati in poliuretano di ultima generazione e garantiscono ridotte complicanze primarie e secondarie.
Disponibili in diverse misure, calibri e composizioni (in versione monolume, bilume o trilume), assicurano:
- infusione con terapie ad alte pressioni (300 psi) per lunghi periodi;
- elevate biocompatibilità e biostabilità;
- posizionamento con tecnica ECG.
La composizione con cavo ECG e dispositivo, inoltre, è disponibile in tutti i set.
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Fonti:
1 Harita, Shimpei RN, CNIC; Honda, Hitoshi MD, PhD. Incidence of Complications of Peripherally Inserted Central Catheter Placement by a Nurse Pertaining to Specified Medical Acts at a Japanese Tertiary Care Center. Journal of Patient Safety 19(2):p e56-e57, March 2023. | DOI: 10.1097/PTS.0000000000001093.
2 Maria Luisa Asta, Trasferimento dei compiti dai medici agli infermieri. Il PICC esempio di efficacia e sicurezza, www.infermieristicamente.it