La puntura e l'incannulamento diretto delle arterie periferiche sono procedure eseguite frequentemente in terapia intensiva e in situazioni di emergenza, soprattutto per il monitoraggio emodinamico e il prelievo di sangue.
Nonostante sull'incannulamento delle arterie periferiche nei bambini e negli adulti vi sia un'abbondante letteratura, c'è però ancora spazio per miglioramenti clinici che possono avere un importante impatto sulla sicurezza del paziente.
In un recente articolo è stato proposto il protocollo SIA (Safe Insertion of Arterial Catheters), ovvero un bundle di inserimento guidato da ultrasuoni, che ha come obiettivi quelli di:
- migliorare le pratiche di inserimento;
- ridurre le complicanze;
- aumentare la sicurezza del paziente;
- migliorare le prestazioni del dispositivo.
Vediamo, di seguito, quali sono gli step del protocollo.
Protocollo SIA: le raccomandazioni
Ad oggi, l'arteria radiale è il sito di accesso utilizzato più di frequente, grazie alla sua vicinanza superficiale, alla facilità di accesso e al basso rischio di complicanze.
Talvolta possono comunque essere scelte altre arterie periferiche, come le arterie femorali, brachiali, ascellari e tibiali posteriori, utilizzate per procedure specifiche e considerate un'alternativa qualora l'arteria radiale non sia adatta.
In generale, il metodo AIM (Arterial Insertion Method) è stato proposto come approccio sistematico volto a standardizzare il cateterismo arterioso guidato da ultrasuoni, per ridurre le variazioni nella pratica e migliorare la valutazione del paziente. Il protocollo RADIALS, invece, si concentra su strategie cliniche semplici ed efficaci per migliorare l'inserimento e la funzionalità del dispositivo arterioso.
Come detto, oltre ai protocolli AIM e RADIALS, è stato proposto un bundle di inserimento per i cateteri arteriosi periferici, che include le migliori evidenze della letteratura attuale. Il protocollo SIA si compone di 8 raccomandazioni, ciascuna corrispondente alle fasi della procedura:
- valutazione visiva della cute: ispezionare l'area di inserimento per verificare l'assenza di sanguinamento, ematoma, arrossamento, gonfiore o segni di infezione locale;
- valutazione dell'adeguata circolazione collaterale (test di Allen se radiale);
- valutazione ecografica pre-procedurale: l'ecografia consente un approccio standardizzato per la valutazione dei vasi (stato di salute dei vasi, calibro, rapporto) e una scelta ottimizzata della posizione di inserimento, la determinazione di anomalie dei vasi, la visualizzazione delle strutture anatomiche circostanti;
- tecnica asettica appropriata: igiene delle mani, antisepsi cutanea con clorexidina al 2% in alcol al 70% e massime precauzioni di barriera;
- anestesia locale: anestesia locale sia in pazienti vigili che sedati;
- tecnica di inserimento corretta: puntura e incannulamento dell'arteria obbligatoriamente sotto guida ecografica;
- valutazione della lunghezza del catetere: inserimento della lunghezza corretta del catetere per garantire che almeno il 65% del catetere rimanga all'interno del vaso;
- corretto fissaggio del catetere: fissaggio corretto con medicazione semipermeabile trasparente ± colla cianoacrilica ± dispositivo di fissaggio sutureless.
Incannulamento arterioso: gli obiettivi dello studio
La standardizzazione è oggi considerata obbligatoria per fornire un'assistenza di qualità nell’ambito degli accessi vascolari. I bundle di inserimento sono progettati per facilitare l’implementazione e l’integrazione di procedure appropriate nelle politiche e nelle pratiche ospedaliere, massimizzando l’efficienza e il rapporto costo-efficacia.
Come si legge nelle conclusioni dello studio, le strategie sopra menzionate assicurano l'utilizzo di un approccio standardizzato, che includa ecografia, dimensioni del vaso e rapporto del catetere appropriati, lunghezza adeguata del catetere, angolo di inserimento corretto e metodi di fissaggio adeguati.
Questi step offrono agli operatori sanitari un approccio snello e semplice, che prolunga le prestazioni e la durata del catetere arterioso, riducendo al contempo le complicanze.
Il protocollo SIA è il primo bundle per l'inserimento arterioso guidato da ultrasuoni, che fornisce un approccio di alto livello, basato sull'evidenza, sul posizionamento del dispositivo. L'uso del protocollo SIA mira a ridurre al minimo le complicanze evitabili e non necessarie e le lesioni del paziente, facendo progredire la pratica e promuovendo un profilo di sicurezza ottimale del paziente, migliorando al tempo stesso l'esperienza del paziente e del medico.
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Fonti:
Spencer TR, Imbriaco G, Bardin-Spencer A, et al. Safe Insertion of Arterial Catheters (SIA): An ultrasound-guided protocol to minimize complications for arterial cannulation. The Journal of Vascular Access, 2023.