Circa il 25% dei bambini in pronto soccorso presenta criteri DIVA (Difficult Intra-Venous Access), quindi difficoltà ad accedere alle vene superficiali degli arti superiori. Il 50%, inoltre, richiede più di un tentativo.
Ecco perché la scelta dell'accesso venoso periferico più adatto deve considerare diversi fattori, quali ad esempio:
- età e peso del bambino;
- problematiche e patologie;
- vene disponibili;
- terapie alternative;
- tipo di trattamento;
- durata;
- frequenza di utilizzo;
- uso intra o extraospedaliero;
- ecc.
La presentazione "Dispositivi per accesso venoso periferico nel bambino: agocannule, cannule periferiche lunghe, cateteri midline"1 approfondisce diversi punti, tra cui le differenze tra queste tre tipologie di dispositivi. Vediamo, di seguito, maggiori dettagli.
Cateteri periferici nel bambino: agocannule, midline e cannule lunghe
Come riportato nella Consensus ERPIUP 2021, gli accessi venosi periferici sono cateteri la cui punta è situata nel sistema venoso ma al di fuori della vena cava superiore, dell'atrio destro o della vena cava inferiore.
Nei bambini, il criterio di classificazione può essere rappresentato dalla localizzazione della punta del catetere:
- SPC - short peripheral catheters: cateteri periferici corti (<6 cm), nelle vene superficiali;
- LPC - long peripheral catheters: cateteri periferici lunghi (6-15 cm), nelle vene profonde del braccio;
- MC - midline catheter: cateteri midline (>15 cm), nel tratto toracico, vena ascellare o succlavia.
Vediamo, per ogni tipologia, vantaggi e limiti.
Agocannule (SPC - short peripheral catheters)
Prima scelta in setting di urgenza, hanno un basso rischio infettivo e basso costo. Sono utilizzabili su pazienti affetti da IRC (insufficienza renale cronica).
Tra i limiti, bisogna considerare che hanno durata 2-7 giorni, sono concepiti per vene superficiali e il posizionamento non è sempre possibile (DIVA). Hanno maggior incidenza di dislocamento, ostruzione, flebiti, tromboflebiti e stravaso rispetto a LPC e MC. Il prelievo di sangue non è possibile e sono adatti solo per uso intraospedaliero.
Cateteri midline (MC - midline catheter)
Catetere a medio termine (inferiore a 4-6 mesi), permette il posizionamento ecoguidato in vene profonde del braccio, anche in pazienti con DIVA. Indicato per prelievi di sangue e uso intra ed extraospedaliero, consente la tecnica di Seldinger modificata e la possibilità di tunnellizzazione, ancoraggio sottocutaneo e riposizionamento su guida in caso di dislocamento.
Tra i limiti vi sono il diametro minimo della vena da 3 mm e la controindicazione in pazienti affetti da IRC.
Cannule periferiche lunghe (LPC - long peripheral catheters)
Catetere a breve termine (< 30 giorni), è indicato in emergenza in pazienti DIVA e presenta minor rischio di dislocamento e minori complicanze rispetto ai SPC. Permette l'inserimento ecoguidato ed è una valida alternativa temporanea nei pazienti critici con sepsi. È meno invasivo rispetto ai MC.
Tra i limiti vi sono: uso solo intraospedaliero, controindicati in caso di IRC, meno indicati per prelievi ematici, posizionamento non sempre agevole nelle "taglie piccole".
Cateteri venosi periferici Delta Med
Delta Med progetta e realizza dispositivi per l'accesso venoso periferico adatti sia a pazienti adulti che pediatrici, per garantire comfort, sicurezza ed efficacia.
Dalle agocannule ai Midline, per arrivare alla gamma di cannule lunghe Delta Long Cannula. Tutti i dispositivi sono disponibili in diverse misure e diametri, a seconda delle esigenze più specifiche. I cateteri periferici Delta Med permettono di:
- limitare l'errore umano;
- soddisfare i più elevati standard di qualità;
- ottenere il massimo in termini di efficacia.
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Fonti:
1 Simone Reali, Dispositivi per accesso venoso periferico nel bambino: agocannule, cannule periferiche lunghe, cateteri midline. Presentazione V Convegno Nazionale GAVePed 2023.