"Non sono tanto le tragedie a definire le nostre esistenze, quanto le scelte che facciamo per affrontarle"

Arrow up
Arrow down
24 Feb 2023

Cateteri tunnellizzati cuffiati

Quali sono le differenze infettive tra cateteri tunnellizzati cuffiati e non cuffiati? Per tunnellizzare è possibile usare un'agocannula lunga?

Nelle domande e risposte dell'ultimo GAVePed 2022 i relatori hanno fornito alcuni spunti utili anche in tema di cateteri tunnellizzati cuffiati (in questo articolo avevamo visto, invece, quelli riguardanti i CICC ecoguidati nel neonato).

Di seguito, ecco alcuni punti da considerare sul tema, secondo gli esperti.

Cateteri tunnellizzati cuffiati: alcune indicazioni

La prima risposta riguarda la possibilità o meno di utilizzare la tunnellizzazione senza cuffia e senza ancoraggio sottocutaneo (e, in caso, come fissare il catetere).

Per gli esperti, si può tunnellizzare il catetere e poi fissarlo con Statlock, Griplok o altro sistema sutureless ad adesività cutanea. Tuttavia, il rischio di dislocazione sarà ovviamente più alto rispetto ad un catetere che sia cuffiato o fissato con ancoraggio sottocutaneo.

Alla domanda riguardante l'utilizzo di un'agocannula lunga per la tunnellizzazione, i relatori rispondono che ciò è possibile, nonostante la lunghezza del tunnel sia però limitata. Inoltre, è necessario poi verificare che la cannula sia ampia a sufficienza, in modo da permettere il passaggio del catetere.

Altri spunti interessanti in tema di cateteri tunnellizzati cuffiati riguardano:

  • differenze infettive tra cateteri tunnellizzati cuffiati e tunnellizzati non cuffiati: la presenza della cuffia non influisce sul rischio di infezioni batteriemiche catetere-correlate, ma può aumentare il rischio di infezioni del sito di emergenza (soprattutto se la cuffia è troppo vicina al sito di emergenza);
  • riguardo al fatto se sia indispensabile un catetere tunnellizzato cuffiato per un paziente con esigenza di nutrizione parenterale totale a tempo indeterminato, al momento non ci sono dati per pensare che esso abbia una durata superiore (o inferiore) rispetto a un catetere tunnellizzato non cuffiato ma ancorato sottocute.

Per approfondire, qui puoi consultare il documento completo pubblicato sul sito GAVeCeLT.

La tunnellizzazione del CVC nel neonato e nel bambino

La tunnellizzazione del CVC può garantire diversi vantaggi per il neonato e il bambino.

Riprendendo alcuni spunti dalla presentazione di Mauro Pittiruti "La tunnellizzazione" (tenutasi anch’essa nel IV Convegno GAVePed 2022), ad esempio, è possibile ridurre il rischio infettivo:

  • direttamente, allontanando il sito di emergenza da quello di venipuntura;
  • indirettamente, spostando il sito di emergenza in sede meno contaminata.

Altri benefici concreti della procedura riguardano anche:

  • riduzione del rischio di dislocazione (spostando il sito di emergenza in sede più stabile e lontano dalle mani del bambino);
  • riduzione del rischio di trombosi venosa;
  • manutenzione più semplice (spostando il sito di emergenza in uno stabile e pulito oppure in un sito più comodo per l'igiene personale del bambino e per altre sue attività).

Per approfondire i vantaggi della tunnellizzazione del CVC nel bambino e nel neonato (e i casi in cui è controindicata) trovi maggiori dettagli in questo articolo.


Delta Med progetta e realizza cateteri venosi centrali power injectable, disponibili in diverse configurazioni e misure. Dispositivi efficaci e sicuri, in grado di soddisfare tutte le necessità in ambito adulto e pediatrico.

Se ti interessa saperne di più sui prodotti e sulle soluzioni disponibili, contattaci senza impegno per parlare con un nostro professionista.

 

In questa sezione puoi trovare tutte le news riguardanti i nostri dispositivi medici, aggiornamenti sul catalogo prodotti e comunicati stampa ufficiali dell’azienda. Vuoi essere sempre informato sulle ultime novità? Iscriviti alla nostra newsletter utilizzando l’apposito form.

Resta aggiornato!